I gruppi di lobbying delle criptovalute in Giappone vogliono che la FSA riduca l'imposta sulle società sugli asset digitali
- I gruppi di lobbying cripto giapponese mirano a presentare una proposta alla FSA nella speranza di ridurre l'imposta sulle società sulle criptovalute
- La nota vista da Bloomberg menziona anche la riduzione della tassa individuale sui cariptografi a 30% da un massimo di 55%
Le autorità di regolamentazione giapponesi hanno rafforzato il controllo sulle società basate sulle criptovalute, imponendo leggi più severe e un'imposta sulle società di circa 30% sui profitti derivanti dalle partecipazioni in criptovalute e sui guadagni non realizzati. Tuttavia, i gruppi di lobbying nel paese hanno recentemente espresso le loro preoccupazioni sulla situazione poiché ritengono che ciò potrebbe influenzare la crescita del settore degli asset digitali locali.
Secondo quanto riferito, due dei principali gruppi di lobbying nel settore delle criptovalute, la Japan Virtual and Crypto Asset Exchange Association e la Japan Cryptoasset Business Association (JCBA), stanno pianificando di chiedere alle autorità di allentare le leggi sull'imposta sulle società.
Secondo un recente rapporto di Bloomberg, i due gruppi si stanno preparando a presentare una proposta alla Financial Services Agency (FCA), esortandola a rendere più conveniente per le società di criptovalute emettere e detenere criptovalute.
L’imposizione di un’imposta societaria 30% su tutti i profitti ha reso costoso per le aziende trattenere monete digitali dopo l’emissione. Questo diventa un ostacolo per le aziende che innovano e lanciano progetti crittografici. L'imposta viene riscossa anche sui cosiddetti token di governance, che danno ai titolari la possibilità di votare sulle decisioni aziendali delle società.
L'impegno del primo ministro Fumio Kishida nel far avanzare il cosiddetto settore Web3 del Giappone come parte di un impegno presentato il mese scorso sarà messo alla prova dalle chiamate dell'industria delle criptovalute. Alcune aziende giapponesi si sono già trasferite in nazioni come Singapore a causa delle tasse elevate, che sono eccessivamente onerose per molti imprenditori a corto di soldi.
Il rapporto afferma che un portavoce della JCBA ha affermato che i due gruppi potrebbero presentare la proposta all'FSA già questa settimana.
Secondo l'e-mail, i gruppi di lobby intendono anche sollecitare il governo a imporre un'imposta uniforme sul reddito 20% sui guadagni crittografici dei singoli investitori invece di sottoporli a tassi che possono arrivare fino a 55%.
Il rapporto cita un funzionario anonimo della FSA che ha affermato che l'organismo di regolamentazione deve ancora decidere "se includere questa proposta nei suoi suggerimenti di revisione annuale da presentare in agosto alle autorità fiscali, anche se non lo esclude".
I politici hanno già discusso della necessità della tecnologia digitale per stimolare lo sviluppo economico in Giappone. Masaaki Taira, un sostenitore della criptovaluta che è un membro del Partito Liberal Democratico al potere, ha spinto il ministero delle finanze e altri legislatori ad apportare modifiche per fermare il deflusso di talenti digitali.