SBI collaborerà con una società degli Emirati Arabi Uniti per un'impresa crittografica in Giappone
- SBI Holdings ha collaborato con la società TradeFinex con sede negli Emirati Arabi Uniti per promuovere l'adozione della rete XDC in Giappone.
- La nuova joint venture si concentra sulla finanza commerciale utilizzando la blockchain compatibile con Ethereum Virtual Machine.
- Uno degli obiettivi dell'impresa è localizzare le informazioni e la documentazione relative alla rete XDC in Giappone.
- La rete XDC è una piattaforma blockchain ibrida che unisce le caratteristiche delle blockchain pubbliche e private.
SBI Holdings e TradeFinex promuoveranno l'adozione della rete blockchain aziendale XDC compatibile con Ethereum Virtual Machine in Giappone attraverso una nuova joint venture focalizzata sulla finanza commerciale.
Come da recenti pubblicazione, l'annuncio specificava che attraverso la joint venture, SBI e TradeFinex mirano a localizzare informazioni e documentazione relative alla rete XDC in Giappone, aumentare la disponibilità di token XDC sugli scambi locali di criptovaluta e implementare soluzioni di finanza commerciale in tutta la regione Asia-Pacifico.
La rete XDC, precedentemente nota come XinFin Network, è una piattaforma blockchain ibrida che unisce le caratteristiche delle blockchain pubbliche e private. Combina la trasparenza delle blockchain pubbliche con la velocità e la sicurezza caratteristiche delle reti private.
Inoltre, vale la pena sottolineare che TradeFinex ha avviato collaborazioni con organizzazioni importanti come l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), la Camera di commercio internazionale e varie agenzie governative per esplorare le applicazioni blockchain. Ora anche SBI Holdings fa parte dei partner dell'azienda.
In un rapporto del 2020, l'Organizzazione mondiale del commercio ha riconosciuto TradeFinex come una rete che opera a duplice veste, essendo sia autorizzata che senza autorizzazione. Funziona in modo senza autorizzazione per la verifica pubblica, ma utilizza l'accesso autorizzato per la condivisione selettiva dei dati.
La creazione di queste joint venture fa seguito a recenti rapporti provenienti dal Giappone che indicano che il governo prevede di consentire alle startup di raccogliere capitali emettendo token di criptovaluta invece di ricorrere alle tradizionali quotazioni azionarie.
Ciò rappresenta uno sviluppo significativo nell'approccio del paese alla raccolta fondi e alla tecnologia blockchain. Nel mese di luglio, il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, ha rilasciato una dichiarazione degna di nota che ha suscitato l'interesse degli appassionati di tecnologia. Ha affermato che Web3 ha il potenziale per trasformare completamente la struttura tradizionale di Internet e portare a cambiamenti sociali significativi.
A seguito di questa dichiarazione, ad agosto la Japan Blockchain Association (JBA) ha esortato il governo a riconsiderare il proprio sistema fiscale sulle criptovalute, con l'obiettivo di creare un ambiente più favorevole per l'industria blockchain. La JBA ha sostenuto che l'attuale quadro fiscale sta ostacolando lo sviluppo delle imprese Web 3.0 in Giappone.
Secondo un precedente rapporto di BitcoinWisdom, il più grande scambio di criptovalute al mondo, Binance, lo farà debutto delle stablecoin nel paese in collaborazione con MUTB, una filiale di Mitsubishi UFJ Financial Group.