Alcuni gestori di fondi crittografici preferiscono questi 3 altcoin a Ethereum (ETH)
Secondo un sondaggio condotto da CoinShares, tre gestori di criptovalute hanno aumentato le proprie allocazioni di portafoglio in altcoin a spese di Ethereum (ETH).
Guardando al quadro generale, gli investitori hanno aumentato la loro esposizione alle risorse digitali a circa 1% da 0,5% registrati a marzo. I gestori di fondi intervistati hanno circa $200 miliardi di asset in gestione (AUM) messi insieme.
Ben 39% degli intervistati ha affermato che Bitcoin (BTC) ha le prospettive di crescita più convincenti. Ciò non sorprende dato il recente crollo della stablecoin UST poiché gli investitori preferiscono investire in asset digitali meno rischiosi, come Bitcoin ed Ethereum.
Tuttavia, i gestori di fondi hanno aumentato le proprie allocazioni a Ripple (XRP), Cardano (ADA) e Polkadot (DOT), allontanandosi da Ethereum.
“Sebbene le posizioni su Bitcoin siano cambiate poco, gli investitori stanno aggiungendo sempre di più alle altcoin. Il sondaggio evidenzia l'aumento delle allocazioni a Polkadot, Cardano e XRP a spese di Ethereum".
I risultati del sondaggio mostrano che le allocazioni di portafoglio di Ethereum sono scese da circa 25% a marzo a poco più di 20%. D'altra parte, le tre altcoin sopra menzionate hanno visto aumentare le loro quote di mercato. Ad esempio, l'allocazione XRP è passata a circa 6% da circa 4%.
Allo stesso modo, Polkadot ha visto un aumento a 13% da 9% mentre Cardano ha registrato il salto più grande, passando da 5% a 12%. Oltre a Ethereum, Solana ha anche visto la sua allocazione di portafoglio ridursi a 1% dal precedente 4%.
Quando si tratta dei motivi per cui i gestori di fondi stanno investendo in asset digitali, i fattori chiave presi in considerazione includono la diversificazione e la speculazione. Ben 27% di investitori hanno affermato di aver investito in criptovalute per motivi speculativi, rispetto a circa 20%.
"La diversificazione rimane una delle ragioni principali per investire in asset digitali, sebbene sia diminuita, probabilmente a causa della maggiore correlazione di Bitcoin con i titoli tecnologici e dello scetticismo sui suoi veri meriti di diversificazione".
Per quanto riguarda i rischi, un divieto governativo e preoccupazioni normative sono i rischi principali menzionati dai gestori di fondi.